Snap Tags: la nuova frontiera del tag-marketing

SnapI QR-Code stanno facendo fatica, nel mondo del marketing e del consumer, a diventare un vero ponte tra mondo fisico e mondo virtuale. E’ vero che i QR-code iniziano ad essere presenti sempre più spesso sulle copertine patinate, sui prodotti e sui cartelloni pubblicitari, ma sono poche le persone che ne conoscono il funzionamento ed ancor meno quelle che, pur conoscendolo, li utilizzano davvero.

Qualcuno deve aver pensato che il motivo di tale lentezza risieda nel fatto che i QR-code sono un po’ bruttini e lontani dai livelli di qualità estetica ricercati dagli specialisti del marketing, ecco quindi nascere gli Snap Tags.

Graficamente si tratta di tags composti dal logo del brand circondato da un cerchio interrotto in più punti.

Snap2

L’accesso al contenuto sulla rete avviene scansionando il tag con una particolare applicazione per smartphone chiamata SnapTag Reader sarà poi l’applicazione ad inviare la foto scansionata ai server centrali di SpyderLynk, l’azienda che ha brevettato gli Snap Tags, ed a servire all’utente il contenuto richiesto: un buono sconto, un contenuto audio-video, un contenuto a valore aggiunto, ecc.

Rispetto al QR-code c’è quindi il vantaggio che il tag può essere molto più bello esteticamente e soprattutto molto più aderente agli standard di marketing del brand che lo utilizza.

D’altro canto però va detto che i QR-code possono essere prodotti gratuitamente, senza passare per soluzioni proprietarie, e possono essere scansionati da innumerevoli applicazioni, spesso già presenti a bordo degli smartphone in commercio. Inoltre i QR-code possono anche essere utilizzati come contenitori off-line di informazioni (per esempio una scheda prodotto) cui si può avere accesso anche senza la necessità di connettersi.

Per chi fosse interessato ad approfondire il tema segnalo l’apposita pagina sul sito di CyberLink.


!function(d,s,id){var js,fjs=d.getElementsByTagName(s)[0];if(!d.getElementById(id)){js=d.createElement(s);js.id=id;js.src=”//platform.twitter.com/widgets.js”;fjs.parentNode.insertBefore(js,fjs);}}(document,”script”,”twitter-wjs”);

  • Federico |

    Dunque? Nessuna news?

  • Silvia |

    Ciao Massimo,
    ho scoperto recentemente gli snaptag grazie a un libro edito nel 2013 sul social mobile marketing e sono rimasta affascinata da questa tecnologia in quanto in questo testo viene presentata come utilizzabile senza reader. ma da quello che trovo in rete invece il reader serve e tra l’altro non risulta disponibile in Italia (invece c’è, io l’ho scaricato..).
    ma la mia domanda è un’altra, lo snap tag serve solo a stimolare gli utenti a mettere Like (facebook) a contenuti specifici oppure possiamo attraverso questi creare l’accesso a contenuti web mobile diversi? Tipo pagine del sito con offerte dedicate?
    grazie

  • Massimo Canducci |

    Ciao Napolux,
    grazie per il tuo commento.
    Il fatto che una tecnologia o un modello di comunicazione sia in giro da anni non significa nulla sulla sua reale applicabilità in ambito business o marketing.
    Se è per questo, per esempio, i QrCode sono del 1994, ma la loro applicabilità sul mercato consumer è iniziata con l’avvento degli smartphone.
    Gli ST sono un’idea diversa (e purtroppo brevettata e proprietaria), con vantaggi e svantaggi rispetto ai QrCode descritti dalla ISO/IEC18004.
    Possono piacere o non piacere, ma esistono 🙂
    BTW: purtroppo non abbiamo “preso soldi”, nel caso ti faremo sapere 🙂

  • Napolux |

    Ma stiamo scherzando? I QR sono standard ISO. Questi snap tags sono in giro da anni e non se li sta filando nessuno.
    Anche le app per leggerli scarseggiano.
    P.s.
    Avete preso dei soldi per parlare di sta ciofeca?

  Post Precedente
Post Successivo