Ricevo una notifica sullo smartphone, dalla mia lavatrice.

Future

Mi informa che il serbatoio del detersivo è “in riserva”,
tra un paio di lavaggi sarà necessario rifare il pieno. La notifica mi avvisa
che il sistema ha provveduto ad inserire l’acquisto del detersivo direttamente
nella lista della spesa, sincronizzata con quella che ho sullo smartphone.

La stessa app, in alternativa, mi propone di acquistare il
prodotto su uno store online. Sulla base di prezzo, disponibilità e data di
consegna presunta il sistema ha già selezionato il detersivo dallo store più
conveniente ed ha già provveduto ad inserirlo nel carrello virtuale, se
preferisco acquistarlo così devo solo autorizzare il pagamento ed aspettare la
consegna.

In realtà so che mi servono altri prodotti e dovrò passare
in un supermercato più tardi, quindi non autorizzo l’acquisto online, questo
rimane quindi nella lista della spesa.

Qualche ora più tardi, mi trovo in macchina sull’autostrada, sul display dell’auto compare un messaggio: in funzione di
dove sto andando e di quanto carburante ho nel serbatoio, mi consiglia di
fermarmi non alla prima, bensì alla seconda area di servizio. In realtà il
costo del carburante nelle due aree di servizio è identico, lo vedo sul navigatore, però tra i
parametri utilizzati per calcolare la convenienza c’è anche un check-in che
avevo fatto in passato su Foursquare, lasciando un buon ranking alla componente
food di quell’area.

Sono arrivato a destinazione, c’è pochissimo parcheggio, ma
non è un problema, il navigatore dell’auto mi guida automaticamente al posto
libero più vicino all’ingresso dell’edificio in cui devo andare. La
sensoristica di superficie, installata pochi centimetri sotto l’asfalto, è in
grado di percepire la presenza dell’auto, in questo modo si conosce sempre in tempo
reale il numero esatto di posti disponibili e la loro ubicazione. Il parcheggio
è a pagamento, ma non devo preoccuparmi di pagarlo, ci penserà direttamente
l’auto a fornire al concessionario del parcheggio l’ora di arrivo e l’ora di
partenza, il tutto comunicando con la sensoristica di superficie. Per le auto
non dotate di questa tecnologia, effettuare il pagamento è comunque semplice e
pratico, il conducente non deve far altro che mandare un SMS con numero di
targa e numero del parcheggio, il costo verrà addebitato sul credito
telefonico.

Devo recarmi in un luogo che prevede la registrazione, è
sufficiente usare la carta di identità elettronica per ottenere in pochi
secondi la registrazione e l’autorizzazione all’ingresso. Io però sono già
registrato, appoggiando l’indice della mano destra su un lettore biometrico, ce
ne sono otto nella hall della reception, una piccola stampante mi fornisce in
pochi secondi un badge adesivo da applicare sulla giacca, per uscire dovrò
restituirlo infilandolo in un lettore in cui verrà trattenuto e distrutto.

Mi appresto a partire per il viaggio di ritorno, appena
accendo l’auto questa mi avvisa che nel percorso che faccio abitualmente c’è un
rallentamento importante e mi propone un percorso alternativo che passa vicino
ad un supermercato, la mia lista della spesa “urgente” infatti non è vuota e
quel punto vendita ha i prezzi migliori, sulla somma dei prodotti che mi
servono, tra tutti quelli presenti sul percorso. Ricontrollo la lista della
spesa e mi accorgo che il mio frigorifero ha aggiunto, in totale autonomia,
alcuni articoli freschi che stanno finendo, meno male perché non me ne sarei
accorto fino a casa.

Fare la spesa al supermercato consiste, in pratica,
nell’inserire i prodotti nel carrello. Ogni prodotto ha un tag univoco ed il
carrello ha un lettore perimetrale che interagisce con il tag inserendo nel
conto tutto ciò che si mette nel carrello ed eliminando tutto quello che si
estrae.

All’uscita del supermercato un ulteriore varco chiude il
conto ed addebita tutto sullo strumento di pagamento selezionato dall’utente:
carta di credito, bancomat, Paypal o, addirittura in caso di piccole cifre, il
credito telefonico. Quello che mi viene richiesto è semplicemente accettare il
pagamento sullo smartphone.

La cassa esiste ancora, certo, ma solo per chi non ha un
account verificato o, più semplicemente, vuole pagare in contanti.

Mentre carico la macchina con la spesa la mia caldaia mi
segnala, sempre con una notifica su smartphone, che si avvicina la scadenza
della manutenzione annuale. La caldaia ha già trovato un coupon a prezzo
bassissimo e mi sottopone l’eventuale acquisto. Rifiuto perché il prezzo mi
sembra davvero troppo basso, verificherò più tardi con calma.

Durante il viaggio di ritorno ascolto alcuni podcast che ho
sottocritto, lo smartphone li scarica automaticamente appena disponibili e li rende
disponibili direttamente dall’impianto audio dell’automobile.

Giunto a casa mi avvolge un irresistibile profumo di
un’ottima cenetta, questa volta però è opera di mia moglie, in questo caso il
futuro è già qui.


!function(d,s,id){var js,fjs=d.getElementsByTagName(s)[0];if(!d.getElementById(id)){js=d.createElement(s);js.id=id;js.src=”//platform.twitter.com/widgets.js”;fjs.parentNode.insertBefore(js,fjs);}}(document,”script”,”twitter-wjs”);

  Post Precedente
Post Successivo